dott. John Mancini
Il russamento è causato da un aumento di resistenze delle alte vie aeree al flusso d’aria durante la fase inspiratoria della respirazione. Rappresenta un problema “sociale” (molti russatori sono angosciati da tale problema). Le statistiche evidenziano che circa il 50% degli adulti sopra i 50 anni russa (soprattutto maschi). Il russamento è un particolare fenomeno acustico caratterizzato da un rumore di intensità variabile generato lungo le vie respiratorie da strutture mobili e vibratili soprattutto il velo palatino e ugola che costituiscono il palato molle.
La riduzione di diametro può essere a carico di qualsiasi zona lungo le vie respiratorie: sia del naso che dell’orofaringe che dell’ipofaringe; qualunque sia il livello del restringimento, l’effetto sarà l’induzione di vibrazione del palato molle con conseguente russamento. Quando respiriamo normalmente, utilizziamo il naso.
Quali sono le cause di riduzione di pervietà?
• A qualsiasi livello delle vie aeree: tumori
• Cavità nasali: deviazione del setto, polipi, ipertrofia dei turbinati, congestione mucosa
• Rinofaringe: ipertrofia adenoidea
• Istmo delle fauci: ipertrofia o edema tonsille palatine e del velopendulo
In genere c’è una familiarità per la roncopatia (patologia del russamento) che dipende dalle caratteristiche fisiche del soggetto russatore (infatti noi ereditiamo sia i tratti somatici esterni sia la conformazione fisica interna per così dire). Chi inizia a russare in giovane età è destinato invariabilmente a veder peggiorare tale problema, fino ad arrivare al russamento patologico, associato cioè alla sindrome delle apnee notturne (SAS sleep-apnoea Syndrome).
La apnea notturna è costituita da una pausa respiratoria (apnea appunto) indotta dall’eccesso di resistenza al flusso d’aria a livello delle alte vie aeree; all’inizio si verifica nella fase REM (sonno profondo) perché favorita dalla riduzione degli imput nervosi (tono muscolare) sui muscoli del faringe poi si aggrava fino ad interessare tutte le fasi del sonno.
Tali apnee vengono interrotte (e non potrebbe essere altrimenti!) dall’organismo mediante passaggio ad una fase di sonno per così dire più leggero (microrisvegli) o addirittura con un risveglio vero e proprio. Tali risvegli, quando avvengono in maniera frequente, interrompono la architettura del sonno fisiologico e si associano a modificazioni dell’assetto cardio-circolatorio e metabolico notturno, con tutte le conseguenze del caso (vedi sintomi e segni). Le statistiche degli studi polisonnografici individuano livelli di apnee significativi in circa il 5% della popolazione totale (i dati di incidenza dicono 4% negli uomini e 2% nelle donne, ma sembrerebbero sottostimati).
La maggior parte dei soggetti affetti da SAS è obeso e presenta comorbidità cardiovascolari e/o metaboliche (diabete o intolleranza glucidica)
– VISITA
– VALUTAZIONE DEI DISTURBI DEL SONNO
– TRATTAMENTO:
Valutazione Clinica
Esame ORL e Classificazione NOH
ECG e visita Cardiologica
Esame Polisonnografico
Esame Neurologico
Sleep Endoscopy
Rx Cranio e valutazione cefalometrica
Chirurgico:
Chirurgia di Fase I
Funzionale del naso e dei turbinati (foto)
Chirurgia del Palato molle ( foto)
Tonsillectomia con o senza Plastica del palato
Velofaringoplastica con o senza tonsillectomia o tonsillotomia (foto)
Chirurgia di Fase II
Avanzamento Ioideo
Chirurgia della base lingua
Chirurgia dei distretti scheletrici maxillo-mandibolari
VIDEO